Lotta alla processionaria

PREVENIRE LE INFESTAZIONI DA PROCESSIONARIA

Cos’è

La processionaria del Pino è una farfalla che allo stadio larvale si presenta come un bruco. Si nutre di aghi di pino, cedro ed altre conifere, costruendo sulla chioma delle piante vistosi nidi biancastri.  Questi bruchi sono ricoperti da una serie di peli urticanti e di norma raggiungono la maturità tra fine febbraio ed aprile, quando abbandonano definitivamente i nidi scendendo dalle piante in lunghe “processioni” (da qui il loro nome) in fila indiana, per andare ad interrarsi ad alcuni centimetri di profondità, dove si trasformeranno in farfalle durante l’estate (giugno – luglio).

Poco dopo, le femmine cercano piante adatte per deporre le uova.

Perché combattere la Processionaria del pino

L’invasione della Processionaria, con molta probabilità, è stata favorita dal clima anomalo ed eccessivamente caldo cha ha colpito tutta la nostra penisola negli ultimi anni. Infatti, le larve di processionaria, generalmente non sopravvivono a temperature eccessivamente basse.

Dal 2007 ( D.M. del 30/10/2007) è obbligatorio effettuare interventi di disinfestazione dalla Processionaria perché può essere dannosa per la salute di piante, animali e persone in quanto:

– minaccia la sopravvivenza di alcune specie arboree, infestandole e mangiandone in quantità eccessiva;

– i suoi peli, sia quelli sul corpo dei bruchi sia quelli con cui sono costruiti i nidi, sono fortemente urticanti al contatto con la pelle e le mucose degli occhi e delle prime vie respiratorie, soprattutto in soggetti particolarmente sensibili ed in caso di inalazioni massicce.

Cosa si deve fare

Alcuni focolai d’infestazione da Processionaria sono stati riscontrati anche nel nostro territorio comunale, motivo per cui è stata emessa una ordinanza che obbliga tutti i proprietari di fondi su cui insistono determinate specie di piante a :

– fare ogni anno, entro la fine di febbraio, un’accurata ispezione degli alberi potenzialmente attaccabili dall’insetto per verificare l’eventuale presenza dei suoi nidi;

– in caso venga riscontrata la sua presenza, procedere con l’immediata rimozione e distruzione degli stessi mediante Ditte specializzate, che dovranno provvedere al loro smaltimento. Questa operazione è fattibile solo nei mesi invernali quando le larve non sono ancora uscite dal nido e solo quando si debba intervenire in aree ristrette.

E’ possibile intervenire con programmi di lotta microbiologica e/o chimica a cura e spese dei proprietari delle piante infestate nei casi in cui:

– l’infestazione sia presente su superfici troppo estese;

– non sia possibile procedere con la distruzione dei nidi;

– nel corso dell’anno si noti la presenza della Processionaria.

Tempi e modalità di trattamento sono dettagliati nella nota di Regione Lombardia “ Lotta all’infestazione da processionaria (del pino e della quercia) e da euprottide”.

Cosa non si deve fare

Per evitare rischi per la propria salute, occorre evitare il fai da te: lo schiacciamento o la combustione delle larve e dei nidi non può in alcun modo garantire l’eliminazione dei peli.  Anzi, al contrario, i peli delle larve possono diffondersi anche se l’animale è morto, così come possono potenzialmente diffondersi nell’ambiente anche durante un’eventuale combustione.  Pertanto gli interventi devono essere eseguiti da Ditte specializzate che smaltiscono correttamente quanto asportato.

A tutela della salute di tutti, anche degli operatori ecologici, è vietato:

– depositare rami con i nidi di Processionaria sulla pubblica via;

– smaltire i rami infestati tramite i servizi di nettezza urbana;

– portare i rami infestati in piattaforma ecologica.

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